Nuovo processo per due killer di Gino Tommasino, il consigliere comunale del Pd ucciso il 3 febbraio 2009 sotto gli occhi del figlio allora 12enne. Inizierà il 25 maggio prossimo il giudizio davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Napoli nei confronti di Catello Romano e Renato Cavaliere, che avevano entrambi incassato l’ergastolo poi cancellato dalla Corte di Cassazione nel giugno 2015. La Suprema Corte aveva annullato il “fine pena mai” rinviando tutto in secondo grado. Ora è stata fissata la data di inizio del nuovo processo.
Non ci sono dubbi sul fatto che i due esponenti del clan D’Alessandro abbiano partecipato al delitto eccellente di Castellammare, Cavaliere fu l’esecutore materiale, ma ora i giudici di secondo grado sono chiamati a giudicare alcune questioni tecniche che potrebbero far rideterminare la pena nei loro confronti. In particolare gli “ermellini” hanno cancellato l’aggravante di tipo camorristico, contestata attraverso l’articolo 7, nonostante sia stato ampiamente dimostrato che sia Romano sia Cavaliere facessero parte del clan di Scanzano. Ma il movente dell’omicidio non è mai stato chiarito e dunque, secondo il ragionamento della Corte di Cassazione, non si può stabilire che l’uccisione del politico abbia avvantaggiato la storica cosca della camorra stabiese.
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