I fratelli El Bakraoui, di Bruxelles, sono stati identificati tra i presunti kamikaze dell’attentato all’aeroporto di Zaventem. Lo afferma l’emittente belga ‘RTBF’, precisando che la notizia è stata confermata da fonte attendibile.
I due, Khalid e Brahim, erano noti ai servizi di polizia come esponenti della criminalità e non per fatti legati al terrorismo. Uno dei due, Khalid, aveva preso in affitto sotto falsa identità l’appartamento del 60 rue du Dries a Forest dove si era verificata la sparatoria con la polizia.
Il terzo uomo, a cui le forze dell’ordine danno la caccia, sarebbe invece Najim Laachraoui, artificiere delle squadre di attentatori che hanno seminato il panico a Parigi il 13 novembre 2015. Lo scrive ‘La Libre Belgique’, citando RTBF.
Secondo informazioni citate dall’emittente, tracce del suo Dna sono state ritrovate su almeno due cinture esplosive, una usata al Bataclan, l’altra allo Stade de France. Laachraoui dunque le ha manipolate, forse anche costruite. Le sue impronte sono inoltre state trovate nel covo di Scharbeek dove si ritiene siano stati confezionati gli ordigni dei terroristi.
L’uomo, che usava il nome di Soufiane Kayal, 24 anni, era ricercato da dicembre; avrebbe competenze sufficienti in elettromeccanica per concepire gli esplosivi sui quali sono state trovate tracce del suo Dna. L’uomo era noto ai servizi belgi ed era oggetto di un mandato di cattura internazionale dal marzo 2014.