Il giorno dopo l’ordinaria follia, ad Acerra, il sentimento che corre soprattutto sui social network è lo sdegno della gente per quanto successo nel giorno del Sabato santo: scontri tra i militanti di Casapound ed i gruppi di sinistra e dei disoccupati, con un dirigente della Polizia di Stato ferito e tre denunciati, ma soprattutto irritazione e rabbia per le fiamme appiccate all’interno del sottotetto del Castello Baronale dai disoccupati in protesta che ieri hanno ricevuto anche la visita del parroco. Ed oggi spuntano anche le foto del fuoco che sembra essere stato proprio appiccato per attirare l’attenzione. Infatti, nel sottotetto del sito storico del centro storico della città della Provincia a Nord di Napoli, oggetto di lavori di ristrutturazione, sono asserragliati da giorni tre ex dipendenti dei Consorzi di Bacino per la raccolta dei rifiuti, enti creati all’epoca della gestione dell’emergenza rifiuti in Campania e poi dismessi dalla Regione Campania con relativo licenziamento delle migliaia di dipendenti. Questi ex lavoratori sono in protesta da mesi per rivendicare attenzione dalla Regione Campania ed il pagamento di 41 mensilità arretrate con i relativi contributi. E da giorni sono chiusi nel sottotetto, bloccando anche i lavori con non pochi disagi. Ieri la situazione è diventata davvero critica quando, proprio quando nella centrale Piazza San Pietro si scontravano militanti di Casapound e dei movimenti dei disoccupati, è stato appiccato un incendio nel sottotetto del Castello, forse proprio per con l’intento di attirare attenzione. E le fiamme che rischiavano di danneggiare il Castello, hanno irritato molti, che dai social network, pur dimostrando rispetto per la protesta degli ex dipendenti del Bacino, non hanno esitato a mostrare la rabbia e la preoccupazione per gli eventuali danni causati all’importante bene storico, simbolo della Città e divenuto il centro della “rinascita” di un territorio conosciuto fino a poco tempo fa per notizie di altro sapore. E sull’onda delle reazioni irritate della popolazione per il fuoco appiccato nel Castello Baronale, ieri sera c’è stata la visita del Parroco della vicina Parrocchia dell’Annunziata agli ex dipendenti Cub, per ascoltarli e farli desistere dai loro propositi di continuare la protesta, e di agire in maniera insensata a danno proprio del sito dove si sta svolgendo la protesta. Il gesto del parroco, rimasto inascoltato, segue la lettera che il vescovo di Acerra, monsignor Antonio Di Donna, che ha scritto nei giorni scorsi alla Governatore della Regione Campania per chiedere il suo intervento risolutivo per la “drammatica situazione”.