SCAFATI – Una squadra di lavoro per analizzare qualcosa come 50mila atti tra delibere comunali, determine, permessi e progettazioni. Al setaccio le sta passando un gruppo di consulenti esperti in materia amministrativa e urbanistica, che stanno affiancando il pm dell’Antimafia Vincenzo Montemurro, titolare dell’inchiesta, per accertare gli eventuali rapporti tra le organizzazioni criminali della zona e l’amministrazione comunale di Scafati. Un lavoro che è partito lo scorso 18 settembre, giorno in cui si è svolto il primo blitz della Dia nella città dell’Agro nocerino sarnese. Il pool da oltre sei mesi, infatti, sta studiando tutti i documenti sequestrati lo scorso autunno e quelli prelevati negli ultimi mesi dagli uffici dell’ente di Palazzo Mayer. Un’attività investigativa, che da lunedì al venerdì, impegna diverse ore della giornata ai tecnici nominati da Montemurro. Una mossa non casuale quella della Procura salernitana, che in attesa dell’arrivo della Commissione d’Accesso agli atti, insediatasi martedì in Municipio, ha voluto studiare la macchina amministrativa scafatese per potersi confrontare poi con il pool guidato dal vice-prefetto Vincenzo Amendola.
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