La Cia scattò foto di prigionieri nudi prima di mandarli in Paesi alleati dove il sospetto è che furono soggetti a torture. Lo rivela il Guardian secondo cui gli Stati Uniti erano inclini ad usare la pratica di denudare alcuni sospetti terroristi catturati dopo gli attacchi alle Torri Gemelle nel 2001, pratica che attivisti hanno denunciato come un potenziale crimine di guerra. Le foto sono state scattate ai prigionieri della categoria ‘extraordinary renditions’, ossia quelli appunto trasferiti ad altri Paesi i quali, sempre secondo quanto riferisce il Guardian, applicavano presumibilmente forme di tortura persino peggiori di quelle perpetrate nei cosiddetti ‘Black Sites’ (prigioni segrete) della Cia. Non e’ chiaro quanti di questi prigionieri furono fotografati nudi. Sembra che per l’Intelligence americana la pratica di denudare i detenuti fosse considerata necessaria per documentare le loro condizioni fisiche prima del trasferimento, insomma per testimoniare il prima e il dopo e quindi mettere gli americani al sicuro da eventuali azioni legali in seguito alle torture.
CRONACA
28 marzo 2016
La Cia fotografò prigionieri nudi: le probabili torture