L’ultima corsa, l’ultimo chilometro. Gragnano piange Alberto D’Auria, l’imprenditore morto questa mattina a Castellammare mentre si allenava all’altezza di Pozzano, un percorso che conosceva a memoria. Correva Alberto. Correva forte. E gli piaceva la vita, quella vita finita in un istante, sul suolo di una strada tante volte amica, fatta di discese e di salite, tra amici e sorrisi. Alberto si faceva voler bene e lo volevano bene tutti. Aveva coraggio da vendere e amava lo sport, anche estremo o quasi. Perché ad Alberto non potevi negargli neanche un bagno il primo dell’anno nelle acque gelide di Castellammare, era un temerario (nel senso positivissimo del termine), uno che la vita l’affrontava di corsa, senza mai fermarsi, chilometro dopo chilometro, fino a stamattina. All’ultimo chilometro, a 46 anni e due mesi. Una corsa la sua finita troppo presto, ma con un traguardo raggiunto: quello di restare indimenticabile nel cuore di chi lo ha conosciuto.
CRONACA
30 marzo 2016
L’ultima corsa di Alberto: il temerario amico di tutti