SCAFATI – Una decisione arrivata ieri sera, al termine di una riunione durata sei ore. Libera, l’associazione di don Luigi Ciotti, non prenderà parte alla marcia per la legalità indetta a Scafati. La conferma è arrivata questa mattina, attraverso una nota ufficiale, a firma dei vertici provinciali, nazionali e locali della realtà che lotta contro le mafie. Un comunicato che parla di strumentalizzazioni politiche, senza fare riferimenti precisi. Gli indizi però portano tutti a una sola persona: Pasquale Aliberti. Il sindaco di Scafati, indagato da settembre nell’ambito di un’inchiesta condotta dall’Antimafia di Salerno, aveva dato la propria adesione a partecipare come “rappresentante delle istituzioni e semplice cittadino”. Una volontà che è parsa un’entrata a gamba tesa per Libera, che ha deciso di non sfilare accanto all’amministratore indagato per reati molto gravi.
Ecco il testo integrale del comunicato di Libera: “In queste settimane abbiamo lavorato senza risparmiarci, con il nostro Presidio di Scafati, per organizzare e dare il nostro contributo alla marcia di domenica 3 aprile a Scafati. Lo abbiamo fatto nella convinzione che “inondiamo le strade di legalità” nascesse da una forte e soprattutto spontanea spinta di associazioni, gruppi, movimenti e singoli cittadini. Ci abbiamo creduto fino in fondo, perché convinti che, in un momento così delicato per la vita della città, quella manifestazione potesse essere un segnale di grande speranza, la testimonianza di una comunità protagonista del proprio territorio. Abbiamo fatto di tutto per salvaguardare e conservare questo carattere di spontaneità, ma ci siamo resi conto negli ultimi giorni del tentativo in atto da più parti di strumentalizzare questa iniziativa e dunque, pur rispettando le posizioni di tutti, come Libera, riteniamo non sussistano più le condizioni per un nostro impegno in questa manifestazione. Libera dunque ritira la propria adesione e il proprio logo all’iniziativa prevista per domani in città, annuncia ufficialmente che non parteciperà al corteo con propri rappresentanti”.
Adesso non è ancora chiaro se le associazioni laiche e cattoliche che, insieme a Libera avevano organizzato l’evento, scenderanno in strada domani anche senza i rappresentanti dell’associazione di Don Ciotti.