CRONACA
2 aprile 2016
Una siringa per dormire: così uccideva l’infermiera killer
«Almeno dorme»: così parlò l’infermiera killer durante l’iniezione letale. Lo racconta il figlio di una vittima, sconcertato per l’arresto e le contestuali accuse a Fausta Bonino, infermiera del reparto rianimazione dell’ospedale di Piombino, che risponde dell’omicidio di 13 pazienti. Le “esecuzioni” sarebbero avvenute, secondo le indagini, con iniezioni massicce di anticoagulante Eparina.
«Non sono un medico- ha spiegato il testimone- ma quella iniezione era poco professionale. Mia madre era anziana, aveva 87 anni. Poi è arrivata l’infermiera. L’ho riconosciuta dalle foto dei carabinieri.»
L’uomo è stato tranquillizzato, poi la madre è morta, poco dopo l’iniezione di quel liquido trasparente.