PONTECAGNANO FAIANO – Erano da poco trascorse le 4,30 quando un incendio ha ridotto in cenere l’auto del sindaco di Pontecagnano Faiano, Ernesto Sica, facendo ripiombare nel terrore la cittadina dei Picentini. Un fulmine a ciel sereno. L’ennesimo per una comunità già turbata da inchieste giudiziarie e da quell’impressionante escalation di sangue verificatasi sul finire dello scorso anno e rimasta ancora impunita. Ma anche per lo stesso Sica, noto negli ambienti politici nazionali, oltre che per il suo percorso amministrativo, anche per la cosiddetta P3 che nel 2010 tentò di bloccare la candidatura alla Regione di Stefano Caldoro realizzando un falso dossier sul futuro governatore. Per quei fatti il primo cittadino picentino è a processo dinanzi ai giudici di Roma.
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