Falsa identità e resistenza a pubblico ufficiale i capi di accusa che sono a carico di P.S., fratello di uno dei ras di Gragnano. Durante ordinari controlli dei carabinieri della locale stazione (agli ordini del comandante Giovanni Russo) tra le strade del centro della città della pasta, è stato intimato l’alt anche al 30enne , in sella a uno scooter, in compagnia di un amico, entrambi senza casco di protezione. Alla richiesta dei documenti personali e del motociclo il giovane rispondeva di non esserne in possesso e ha poi fornito una falsa identità ai carabinieri in servizio. Ma il “trucchetto” non ha avuto effetto e, dopo accurate verifiche, è stato individuato il vero nome e cognome del centauro, già noto alle forze dell’ordine. Incastrato P.S., fratello di uno dei boss gragnanesi, ha tentato di darsi alla fuga ma ne è nata una colluttazione. Il 30enne ha ferito due carabinieri.
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