Duecentomila euro versati per avere commesse e posti di lavoro in Fincantieri, ma era tutto finto. Falsa la lettera con il logo dell’azienda, false le promesse. Di vero c’era solo la truffa. A processo rischiano di finire Salvatore Favoloro, 48 anni, e sua moglie Rosa Esposito, 45 anni, per i quali il pm Sergio Raimondi della Procura della Repubblica di Torre Annunziata ha chiesto il rinvio a giudizio. Marito e moglie, assistiti dall’avvocato Olga Coda, saranno davanti al gup Antonello Anzalone a giugno. Davanti si troveranno le cinque presunte vittime della truffa, aggravata nel caso di Favoloro dalla circostanza di avere abusato della sua qualità di essere dipendente Fincantieri.
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