E’ diventato il killer dei cani, non solo di strada ma anche di quelli che vanno a spasso con i padroni. A Morigerati c’è qualcuno che si diverte a sistemare in strada polpette avvelenate con il lumachicida, che vengono puntualmente mangiate sia da cani e gatti randagi, che da animali domestici. Negli ultimi tre giorni ben due casi di cani avvelenati con questo metodo, uno dei quali è morto. Un terzo cane, Nico, non torna a casa ormai da giorni e il sospetto è lo stesso, anche perché la zona d’azione del «killer» risulta la stessa. Casi simili si riscontrano da anni in tutto il territorio, ma da qualche tempo esche letali uccidono con feroce e allarmante frequenza. Il veleno utilizzato, nella maggior parte dei casi, è il lumachicida, che non lascia speranze perché quando i sintomi si manifestano, dopo alcune ore dall’ingestione, gli organi interni sono compromessi in modo irrimediabile. A far scoppiare nuovamente il caso è stata, nei giorni scorsi, la tragica fine di Lulù, molto affettuoso e conosciuto in paese, che passeggiava al fianco del suo padrone ottantenne da anni. Altri episodi del genere hanno diffuso il panico fra i proprietari di cani e gatti. Così alcuni di loro sono già in azione per chiedere un intervento che faccia luce sulla vicenda e recuperi prove e indizi che portino alla scoperta dei responsabili.
CRONACA
18 aprile 2016
Il killer di cani e gatti torna a colpire nel Cilento