Lavori di ristrutturazione a un hotel di Castellammare di Stabia: l’affare milionario viene affidato a una ditta di Gragnano, che la spunta sulle altre offerte. E per aiutare l’amico del “cuore” l’imprenditore coinvolge il collega affidandogli, a sua volta, una parte dell’intervento. Una sorta di subappalto per la fornitura di infissi, interni ed esterni, più la manodopera. Il compenso pattuito, con una stretta di mano, tra i due amici era di circa 300mila euro. Fin qui tutto regolare. L’imprenditore responsabile dei lavori complessivi al noto hotel stabiese, con una mossa astuta, ha richiesto però una fatturazione con una terza ditta e non con quella direttamente intestata all’amico che, alla fine, è rimasto con un pugno di mosche in mano e ha denunciato l’imporenditore “furbetto”.
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