BATTIPAGLIA – Droga, politica e clan: mano pensante dell’Antimafia su sessanta imputati che hanno scelto di essere processati con il rito abbreviato. Per tutti un totale di oltre mezzo secolo di carcere. E’ la richiesta del pubblico ministero della Dda Vincenzo Senatore al giudice delle udienze preliminari Renata Sessa nell’ambito del blitz “Sistema”: venti anni di reclusione per Paolo Pastina, figlio di Orlando (a giudizio ordinario), ritenuto dalla Procura il promotore dell’organizzazione, come Pierpaolo Magliano per il quale sono stati chiesti 18 anni di reclusione. Per entrambi c’è anche l’accusa di minacce nei confronti di alcuni testimoni. Sedici anni per Paolo Cesaro, 12 a Mario Capriglione; 10 anni e 8 mesi per Paolo Miceli; 6 anni per Lucia Noschese, nipote di Biagio Giffoni. Mano dura anche per il collaboratore di giustizia Cosimo Podea, per il quale sono stati chiesti sei anni di reclusione.
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