No al registro delle unioni civili, sì al gay pride a Scafati. La proposta, seppur provocatoria, è stata lanciata dal sindaco Pasquale Aliberti nel corso del consiglio comunale di venerdì sera. Nell’ultima assise non è passata la proposta del consigliere comunale del Partito democratico, Michele Grimaldi, che aveva chiesto un segnale di maturità alla maggioranza di Palazzo Mayer a pochi giorni dal 9 maggio, data in cui la Camera si pronuncerà sul disegno di legge Cirinnà. Alla fine il registro non è passato, ma la sfida è stata lanciato lo stesso dal primo cittadino. «Stiamo ragionando di una questione del governo nazionale. Qui non si concretizza nulla», ha detto in aula il primo cittadino. «Sì al gay pride per dimostrare che siamo aperti, ma questa materia lasciamola discutere in altre sedi».
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