«Mi hanno colpito perché volevano farmi una rapina». Con la gamba destra sanguinante e accompagnato da un amico, Ciro Gallo, di 29 anni, si è presentato all’ospedale “Sant’Anna-Madonna della Neve” di Boscotrecase. E’ questa la tesi per giustificare quelle ferite procurate in seguito a una rapina sventata. Ma non è stato così. Quello che è accaduto ieri sera intorno alle 22, al Piano Napoli di Boscoreale, potrebbe essere il primo agguato nell’ambito di quella che da giorni è diventata la nuova faida di camorra per il controllo delle attività malavitose sul territorio.
Ciro Gallo, infatti, non è un giovane qualsiasi. Il suo nome risulta in decine di informative delle forze dell’ordine per reati legati all’affare droga. Ed è questa la pista che stanno seguendo i carabinieri di Boscoreale, agli ordini del maresciallo Massimo Serra, coordinati dagli uomini della compagnia di Torre Annunziata, guidata dal capitano Andrea Rapone, che stanno cercando di ricostruire quanto accaduto ieri sera. Teatro dell’agguato, l’Isolato 12 del Piano Napoli di via Settetermini, dove a novembre 2014, fu massacrato Mauro Buonvolere.
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