SCAFATI – Prima un fermo, emesso d’urgenza da parte della procura di Nocera Inferiore, poi una nuova ordinanza per impedire di fatto la fuga dei due indagati in cella per l’omicidio del marocchino Mohammed Azzam. Le procedure sono arrivate in rapida successione dopo la clamorosa decisione del riesame che aveva scarcerato venerdì pomeriggio i due fratelli marocchini, di 24 e 29 anni, accusati dell’omicidio del connazionale Mohammed Azzam, ucciso a botte a Scafati il 23 febbraio scorso nella sua abitazione. La nuova misura sarà nuovamente impugnata dagli avvocati Pierluigi Spadafora e Lucia Miranda. L’arresto dei due era arrivato il 3 marzo scorso, con i carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore, in collaborazione con personale del Comando Provinciale e del Reparto Anticrimine di Torino, impegnati nell’esecuzionedel decreto di fermo – emesso dalla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore – nei confronti dei due connazionali della vittima, chiamati a rispondere di un massacro di botte ai danni della vittima.
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