Sequestrati i depuratori di Ravello, Atrani e Cetara. Dopo i sigilli posti nei mesi scorsi ad Amalfi, Praiano e Maiori, i carabinieri del Noe, insieme agli uomini della Capitaneria di Porto di Amalfi, sono tornati in Costiera Amalfitana. Il sequestro è stato disposto dai giudici del tribunale del Riesame di Salerno su richiesta della Procura. Una decisione dettata dalla necessità di effettuare ulteriori accertamenti sugli impianti di trattamento delle acque.
Sulla vicenda, intanto, si è pronunciato il sindaco di Ravello, Paolo Vuilleumier. «Siamo sereni e confidiamo nel lavoro della magistratura. Del resto la tutela dell’ambiente e della risorsa mare è da sempre una priorità di questa amministrazione. Prova ne è l’eccellente qualità delle acque, certificata dall’Arpac».