Morti sospette tra Fratte e il comune di Pellezzano: sul tavolo di Roberto Penna, sostituto procuratore titolare dell’inchiesta sull’inquinamento ambientale, è arrivato un folto dossier sui decessi che sarebbero avvenuti negli ultimi 10-15 anni per patologie tumorali che in qualche modo potrebbero essere riconducibili «all’attività della Fonderia Pisano». Toccherà al titolare del fascicolo d’indagine- supportato da un pool di periti della Procura- appurare se quelle morti siano davvero da imputare alle emissioni di fumi tossici provenienti dalla strumentazione in dotazione all’opificio di via Dei Greci. Un’inchiesta parallela a quella condotta dal pubblico ministero Mariacarmela Polito che ha acceso i riflettori sull’attuale stato d’inquinamento della zona. Per quanto riguarda la documentazione, consegnata dall’associazione Comitato “Salute e Vita” nelle mani dei Carabinieri del Nas agli ordini del maggiore Gianfranco De Sario, è stata anche allegata una mappa delle zone o frazioni che in linea d’aria sono più vicine all’impianto e che ricadono nei Comuni di Salerno e Pellezzano. Cartina che mette in luce quale sia la distribuzione dei casi sul territorio. Una lista di ben 215 morti ma che lo stesso comitato ha ritenuto tutt’altro che «esaustiva».
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