Non potrà mettere piede a Partinico, la sua città, e dovrà anche allontanarsi dalle province di Trapani e Palermo, dove da vent’anni la sua televisione denuncia boss di Cosa nostra e imprenditori collusi. Il giudice per le indagini preliminari di Palermo, Ferdinando Sestito, ha infatti firmato un provvedimento di divieto di dimora nelle province occidentali della Sicilia per Pino Maniaci, il giornalista simbolo dell’Antimafia finito sotto inchiesta pee estorsione. “Persino un magistrato me l’ha detto: questa volta non me la farà pagare la mafia ma l’antimafia”, era stata l’autodifesa del direttore di Telejato quando il quotidiano La Repubblica aveva anticipato la notizia dell’indagine ai suoi danni. Le intercettazioni e gli interrogatori agli atti della procura palermitana, però, sembrano dire altro: Maniaci è accusato di aver estorto denaro ai sindaci di Partinico e Borgetto in cambio di un atteggiamento morbido del suo telegiornale nei confronti dei due politici. “C’è il sindaco che mi vuole parlare per ora lo attacco perché gli ho detto che se non si mette le corna apposto lo mando a casa, a Natale non ti faccio arrivare, te ne vai a casa e non scassi più la minchia”, dice Maniaci, intercettato, mentre parla con la sua amante, che per tre mesi è stata assunta proprio al comune di Partinico. “Quel contratto non poteva essere rinnovato ma Maniaci diceva che dovevamo farla lavorare a tutti i costi, così io e alcuni assessori ci siamo tassati per pagarla”, ha messo a verbale il primo cittadino Salvo Lo Biundo.
CRONACA
4 maggio 2016
«Ha estorto denaro a due sindaci». Nei guai il giornalista antimafia