Una vera e propria stangata. A Massa Lubrense, scatta l’aumento sulla Tari: un rincaro, quello approvato in sede di bilancio dal consiglio comunale, pari al 7,7% rispetto alle precedenti tariffe. Una mazzata che, manco a dirlo, scatena la bagarre politica. Il capogruppo di minoranza, Liberato Staiano, che in passato ha ricoperto l’incarico di assessore con delega al bilancio è imbufalito. Tant’è che ha bocciato apertamente l’esecutivo del sindaco Lorenzo Balducelli: «L’amministrazione disattende in modo clamoroso gli impegni assunti con i suoi elettori. Si prometteva il mantenimento o addirittura la riduzione della pressione fiscale. Tutti questi proclami sono già diventati una chimera. Vogliono far credere che ciò sia dovuto ad eventi del passato o a fattori estranei alla gestione del servizio ma la realtà è che non sono stati capaci di assorbire extra-costi con un’apposita manovra». Rispedisce le accuse al mittente il sindaco Balducelli. «Una scelta che abbiamo subìto» ha detto la fascia tricolore che ha motivato l’aumento dei costi anche alla disposizione dell’Anticorruzione che impone ai Comuni di non riservare appalti a cooperative sociali di tipo B per il servizio. A Massa Lubrense, infatti, dello spazzamento se ne occupava la coop La Coccinella che poteva beneficiare di agevolazioni sui contratti.
politica
4 maggio 2016
Massa Lubrense, scatta aumento sulla Tari