C’è un ostacolo ogni mattina da superare. Un ostacolo tale solo per Domenico, 6 anni, visino da angelo occhi vispi e passo sghembo. Il passo di un bambino affetto una diplegia spastica, che lo costringe alla sedia a rotelle e che rende uno scalino una montagna. Di scalini insormontabili, per Domenico, ce ne sono tanti. E non ha alternativa. Mamma Stella lo sa e gli tiene la mano stretta. Sempre. Quelle mani sembrano inseparabili, hanno la forma l’una dell’altra: quella di Domenico si incastra a pennello in quella della donna che gli dedica ogni istante della sua vita. Ma da sola, Stella, non potrebbe portare suo figlio in classe. Domenico non ha nulla in meno agli altri bambini, ma ci sono quelle maledette barriere che proprio non l’aiutano. Per aiutare la mamma non c’è una figura riconosciuta nella scuola che si occupi di Domenico, ma nella vita si incontrano angeli, persone che una mano la tendono senza alcuna pretesa se non quella di un sorriso e alleviano il peso enorme dei genitori che hanno figli disabili. E l’angelo di Domenico si chiama Santa, una maestra che ogni mattina arriva prima a scuola per aiutare la mamma a portare Domenico in classe. Che stringe l’altra mano del bimbo, che lo sostiene ad ogni scalino, quando il peso del corpo diventa pesante e i gradini appaiono sempre più grandi. Stella e Santa sono lì e, Domenico avverte la loro presenza e ritorna ad essere il bimbo felice che insieme agli altri affronta la giornata di scuola, forse un po’ più stanco perché ha dovuto superare degli ostacoli, ma più forte nell’animo.
Intanto, al Comune di Boscoreale il caso di Domenico continua ad essere ignorato. Il plesso Santa Maria Salome di Boscoreale, che è stata recentemente ristrutturata, non ha una rampa per disabili. Quella che c’era precedentemente aveva una pendenza superiore al 10% e quindi non a norma. Gli appelli di Stella sono finiti nel vuoto e sul quotidiano Metropolis di oggi giovedì 5 maggio è possibile leggere illusa calvario.