Mezzo quintale di marijuana in auto, ma il principio attivo non era tanto forte da poter ricavare un numero di dosi tali da far scattare l’aggravante dell’ingente quantità prevista dalla legge anti-droga. Aspetto di tecnica botanica, combinato alle pieghe del codice di procedura penale, che ha fatto scarcerare Antonio Di Martino, 36 anni figlio del boss Leonardo ‘o lione che nello scorso febbraio si costituì dopo quattro mesi di latitanza. Assistito dall’avvocato Antonio de Martino, l’imputato ha patteggiato tre anni di reclusione davanti al Tribunale di Benevento e ha ottenuto di scontare la pena agli arresti domiciliari.
Si chiude così anche per lui la vicenda giudiziaria nata dal rocambolesco inseguimento sulla A16, da parte della Polstrada di Grottaminarda, concluso all’altezza del casello di Vallata nei confronti di una “pattuglia” di auto che trasportavano l’ingente quantitativo di droga.
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