Il premier Matteo Renzi ieri parlava della possibilità di sostituire l’odiata imposta con un aumento delle accise sulla benzina (è un’idea intelligente), si accende il dibattito politico.
Polemiche arrivano dalle opposizioni secondo cui Renzi ama fare annunci privi di sostanza. In prima fila a puntare il dito è Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, e candidata sindaco a Roma, che gli dà direttamente del “venditore di pentole”. “Siamo in piena campagna elettorale, è appena stato arrestato un sindaco del Pd (il riferimento è a Simone Uggetti, primo cittadino di Lodi), e Renzi prontamente si collega a Facebook per annunciare che vuole abolire il bollo auto e tagliare l’Irpef. Il mago della distrazione di massa”.
Soddisfatto delle parole del premier invece il sindaco di Verona Flavio Tosi e segretario diFare!, che ha presentato la proposta di legge alla Camera con il deputato Roberto Caon. L’idea di Fare! è proprio quella avanzata ieri da Renzi: sostituire il bollo con “un lievissimo incremento del costo del carburante, secondo il principio che chi inquina, paga”.
“Con l’accoglimento della proposta – sottolinea Tosi – pagherebbero giustamente i turisti e i camionisti stranieri, e questo consentirà alle nostre famiglie e alle nostre aziende un risparmio medio annuo superiore al 50 per cento”.
Il provvedimento eliminerebbe anche “le frodi fiscali sul mancato pagamento del bollo e andrebbe a stroncare il fenomeno delle reimmatricolazioni con targa estera, una pratica che ha assunto proporzioni enormi – con 3,5 milioni di intestatari – e che ogni anno sottrae allo Stato circa mezzo miliardo di euro”.