La rivoluzione del Napoli di Sarri è tutta nei numeri della difesa. Il reparto arretrato, con l’arrivo del toscano sulla panchina dei partenopei, è notevolmente migliorato. Rispetto allo scorso anno, quando con Benitez faceva acqua da tutte le parti, la retroguardia azzurra s’è trasformata in un bunker, un vero muro invalicabile per intenderci. E contro l’Atalanta, nell’ultima sfida andata in scena al San Paolo, il Napoli s’è aggiudicato un nuovo primato stagionale nei 5 maggiori campionati europei. Oltre a quello delle vittorie interne e ai gol realizzati, gli azzurri hanno tagliato un altro traguardo contro i bergamaschi: al San Paolo, infatti, Reina e la sua difesa non hanno subìto nessun tiro nello specchio della porta nella prima frazione di gioco per la 15esima volta in questo campionato. Un traguardo non di poco conto considerando i limiti del pacchetto arretrato e dei disastri di cui si sono resi protagonisti in passato Albiol e Koulibaly, incassando oltre 50 gol. Quest’anno la musica è totalmente cambiata e quella del Napoli è la seconda miglior difesa dopo la Juventus con le sue 31 reti incassate rispetto alle 16 della Vecchia Signora. I miglioramenti, insomma, sono stati tutti garantiti da Sarri, il tecnico che ha riservato una cura maniacale nei confronti della difesa, tanto da registrarne i suoi movimenti nel ritiro di Dimaro con un drone. Fondamentali sono stati anche gli arrivi di Hysaj e di Chiriches, col primo finito tra gli inamovibili dello scacchiere partenopeo, mentre il secondo si è rivelato quasi sempre impeccabile quando è stato chiamato in causa. A Sarri va l’ennesimo plauso per una difesa bunker tornata a brillare.
SPORT
5 maggio 2016
Napoli. Difesa blindata a metà, primi 45′ da record