CRONACA
7 maggio 2016
Boscoreale. Sparatoria al Piano Napoli, tatuaggi e rivelazioni shock del pentito
Il nome dell’amico tatuato sul petto. L’uno dell’altro. Simbolo di un’appartenenza scritta sulla pelle e che non si può cancellare. Non facilmente almeno. In quel segno sulla carne ci sarebbe la chiave di lettura della sparatoria da Far West andata in onda il 27 luglio 2014 al Piano Napoli di via Settetermini. «Mio nipote Luigi tiene tatuato il nome Antonio sul petto e Cirillo, quello di Luigi»- ha rivelato il pentito Gerardo Colantuomo accusato di avere sparato contro le sorelle Improta, ma lui punta il dito contro l’amico del cuore di suo nipote. Che quando vide un altro ragazzo dei Colantuomo ferito – ha ricostruito il pentito- sparò all’impazzata.
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