E’ legato ad una motivazione economica il calo delle mamme. Specie quelle che ora hanno tra i 30 e i 34 anni, le nuove “potenziali madri”, drasticamente inferiori per numero alle loro genitrici. Le difficoltà riguardano il progetto di mettere al mondo dei figli. Sono in gran parte laureate e in grande affanno sul lavoro, le trentenni di oggi, protagoniste della imminente”trappola demografica”. Lo studio del laboratorio di statistica applicata dell’università Cattolica di Milano parla chiaro: l’Italia rischia di perdere una “potenziale madre” ogni cinque. il dato dei nuovi nati nel 2015 è un pugno nello stomaco, con 478 mila nascituri, al di sotto dei 500 mila bambini l’anno considerati soglia minima per sopravvivere al declino demografico. Nel giorno della festa di tutte le mamme, i numeri non sono dalla loro parte. L’augurio, sentito, è quello di invertire la tendenza
CRONACA
8 maggio 2016
Una festa senza mamme per gli italiani