«Orazio Colangelo non uccise volontariamente l’anziano Vito Manzi». I giudici della Corte d’Assise di Salerno (presidente Massimo Palumbo) hanno accolto la tesi dell’avvocato difensore del ventenne di Olevano sul Tusciano, Luigi Capaldo, condannando (con il rito abbreviato) a sette anni di reclusione il giovane olevanese con l’accusa di omicidio preterintenzionale. Tre anni in meno rispetto alla richiesta avanzata dal pubblico ministero Giovanni Paternoster che aveva contestato il dolo eventuale in quanto Colangelo avrebbe messo in conto, assumendosene il rischio, che il suo gesto avrebbe potuto causare la morte dell’anziano. Era il 12 agosto del 2014 quando i due si scontrarono in piazza Umberto I per un posto a sedere; sembrava finita lì, invece Colangelo sarebbe tornato pochi minuti dopo colpendo Manzi con una pietra alla testa.
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