SALERNO – A mettere nero su bianco contro Nunzio Scarano, a processo con l’accusa di riciclaggio insieme a 49 imputati tra amici e parenti compiacenti, sono stati i due sottufficiali della Guardia di Finanza, Sabatella e Acconcia, testi della Procura nell’udienza di ieri davanti ai giudici della Seconda Sezione Penale del Tribunale di Salerno. Sono state ripercorse tutte le tappe della vicenda che hanno portato il monsignore di via Romualdo Guarna ad essere processato come chiesto dal pubblico ministero Elena Guarino. Tutto nasce dal famoso furto subito nella casa del Centro Storico quando fu denunciato l’ammanco di opere di valore inestimabile (molte delle quali rivelatesi autentiche croste).
+++TUTTI I DETTAGLI NELL’EDIZIONE ODIERNA DEL QUOTIDIANO METROPOLIS+++