Attestava di effettuare scrupolose cure domiciliari a malati terminali, ma era falso. E’ quanto scoperto dai finanzieri della Compagnia di Nola, nel Napoletano, che hanno eseguito un provvedimento di sequestro e notificato un avviso di conclusione indagini a un infermiere 60enne in servizio presso l’azienda sanitaria locale di Nola-Asl Napoli 3 Sud. L’uomo era incaricato di svolgere assistenza a casa a pazienti affetti da gravi patologie, ma “era solito falsificare i documenti relativi alle prestazioni rese”, attestando cure giornalieri di diverse ore a malati che, in realtà, ricevevano visite di pochi minuti oppure, in alcuni casi, non venivano proprio assistiti. Pretendendo, a volte anche con inganno, le firme dei pazienti per certificare l’avvenuta corretta erogazione della prestazione. Le indagini, coordinate dalla procura di Nola, sono state avviate dopo alcune segnalazioni alle Fiamme gialle e rese possibili anche dalle dichiarazioni dei parenti e dei familiari dei pazienti. E’ stato così accertato che, nonostante i report delle visite domiciliari dell’infermiere fossero perfettamente compilati ogni mese, in realtà riportavano maggiorazioni di orari per consentire al sanitario di ottenere indennità per prestazioni non rese.
CRONACA
12 maggio 2016
Nola. False cure domiciliari, infermiere scoperto dalla Guardia di Finanza