“Se la società e i tifosi sono contenti resto. Sennò posso andare via lasciando tutto il mio contratto, se non sono contenti lo strappiamo e a me l’Inter non mi deve niente. Però devono essere contenti tutti e capire la situazione perché non è una cosa così banale e semplice”. Roberto MANCINI parla così del suo futuro sulla panchina nerazzurra alla vigilia dell’ultimo impegno stagionale a Reggio Emilia contro il Sassuolo. Determinante sarà parlare con il presidente Erick Thohir per “capire cosa potremmo, dovremo e saremo obbligati a fare. Io non lo so ancora, vedremo -spiega il tecnico jesino anche alla luce delle limitazioni al mercato dettate dal fair play finanziario-. Credo che oggi la squadra abbia una buona base su cui lavorare, serve mettere qualche giocatore importante per poter migliorare, è questo è il mio obiettivo e, credo, anche della società”. “Io sono contento, è chiaro che vorrei vincere tutti gli anni ma lo vogliono tutti. Abbiamo questa spada di Damocle (il fair play finanziario ndr) sulla testa e non sappiamo cosa possiamo fare, però nonostante questo siamo riusciti a fare un buon lavoro stando in testa alla classifica per 20 giornate. Di cose buone ne sono state fatte, lavorando assieme penso possiamo fare ancora buone cose”, chiarisce il tecnico dell’Inter.
Sui malumori dei tifosi Mancini aggiunge: “Mi spiace, sembra che abbiamo la squadra per vincere il campionato ma non è così, bisogna lavorare ancora molto ma i tifosi sono i tifosi: se la squadra perde è normale si arrabbino, però è importante essere chiari sugli obiettivi e su certe situazioni durante l’anno. Che Juve, Napoli e Roma siano avanti “è una certezza. Sono squadre molto più attrezzate di noi. Poi nel calcio non si sa mai”. “La squadra contro? No. Non ho mai avuto una squadra così perbene di giocatori che hanno lavorato seriamente, non è un problema che si pone -prosegue il mister-. In un anno e mezzo siamo riusciti a mettere assieme una buona base, oggi la squadra ha 5-6 punti fermi e quando è così non è così complicato inserirne 3 che possono aiutare a crescere con qualità e con carisma. Noi non abbiamo mai subito da una squadra, a parte la Fiorentina, anche con la Juve a Torino è stata una gara equilibrata. I giocatori poi sono migliorati. Perisic e Kondogbia hanno fatto un salto enorme da inizio stagione”. Infine sul Milan che domani farà il tifo per l’Inter contro il Sassuolo nella speranza del sorpasso agli emiliani che varrebbe il sesto posto in classifica. “E’ normale sia così. Il Milan può arrivare sesto e battere la Juve in Coppa Italia, ha due possibilità per andare in Europa League”.