Stamane, in difesa dell’ambiente e dell’inquinamento marino, si è svolta una manifestazione organizzata dalla Guardia Costiera in collaborazione con l’Assessorato all’Ambiente del Comune di Sorrento tesa alla rimozione di eventuali materiali inquinanti sui fondali dell’approdo di Marina Grande di Sorrento. Le operazioni di pulizia dei fondali di M. G., inquadrate all’interno di una serie di azioni che l’Assessorato all’Ambiente di Sorrento e la Guardia Costiera di Castellammare di Stabia rappresentata dal C.te Guglielmo Cassone e dal titolare dell’Ufficio Locale Marittimo di Sorrento Luogotenente Enrico Staiano, hanno fissato come obiettivi fondamentali contro l’inquinamento marino, hanno portato al recupero di circa 1.2 tonnellate di materiale vario tra cui nasse, cime, tubi in pvc, spezzoni di reti ecc.
Le operazioni di recupero e pulizia dei fondali si sono avvalse della collaborazione tecnica del 2° nucleo subacquei della Guardia Costiera di Napoli con al Comando T.V. (CP) Alessandro Minò, dei militari dell’Ufficio Locale Marittimo di Sorrento, degli operatori dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella e Massa Lubrense, della Protezione Civile di Sorrento e di subacquei della società Futura Mare Diving con sede in Sorrento.
Tra gli incontri, spicca l’intervento dell’assessore all’ambiente Luigi Di Prisco, tra i fautori di queste serie d’iniziative che questa mattina in concorso anche con l’Area Marina Protetta di Punta Campanella hanno valorizzato l’approdo di Marina Grande, tappa di molti visitatori.
Particolare attenzione è rivolta infine alla partecipazione di alcuni esponenti della marineria locale che hanno contribuito con alcune lance a remi al recupero del materiale. Quest’ultimo è stato conferito alla Ditta Penisola Verde che gestisce il ciclo dei rifiuti di Sorrento per il successivo smaltimento.-