E’ nel segno di Buffon e Higuain la top 11 della serie A, a chiusura di una stagione spettacolare dominata dalla rimonta della Juve, segnata dalla compattezza del Napoli, dagli estri intermittenti della Roma. Spazio importante all’esperienza dei difensori bianconeri, al talento di Dybala e Pjanic. Sintesi della massima serie un mix con Buffon, Barzagli, Bonucci, Koulibaly, Pjanic, Hamsik, Brozovic, Nainggolan, Borja Valero, Dybala, Higuain.
BUFFON: quinto scudetto di fila e anno dei portenti (nuovo figlio compreso) per il portiere azzurro col record di imbattibilità di 836’ che resterà nella storia dei campionati. Due leggere insufficienze con Napoli e Carpi, super prestazioni con Siviglia, Sassuolo, Milan e Fiorentina. E’ lui l’anima della riscossa dopo il buio inizio.
BARZAGLI: Veterano che si esalta nella battaglia, sopperisce alle lunghe assenze di Caceres e Chiellini. Rendimento in crescita, tra i migliori con Napoli, Inter e Genoa, segna il gol che sblocca tre punti con l’Atalanta.
BONUCCI: Miglior centrale in serie A da anni, imbrocca un’altra stagione da incorniciare. Tre gol con Verona, Inter e in chiusura con la Samp, si perde solo nella notte col Bayern. Gare scintillanti con Lazio, Fiorentins, Inter e i due derby.
KOULIBALY: potente ed elegante, spesso insuperabile, è cresciuto tanto con Sarri che ne ha fatto lo stratega difensivo. Soffre con Bologna e due volte con l’Inter, protagonista in Europa, con le romane, Fiorentina e Chievo.
PJANIC: 10 gol e 9 assist per il gioiello giallorosso che gioca partite sublimi ma con alcune zone d’ombra quando va in crisi il gioco di Garcia.
HAMSIK: tornato ispirato e continuo, macina chilometri sbagliando poco, distribuendo idee e suonando la carica. Rari inciampi (Milan, Villarreal e Fiorentina), sempre tra i migliori con punte con Chievo, Frosinone, Samp e Palermo.
BROZOVIC: quando l’Inter è prima lui stenta, poi sale in cattedra con prestazioni convincente da centrocampista versatile e completo. Male con Milan e Samp, segna una doppietta in Coppa alla Juve.
NAINGGOLAN: solito trascinatore, fallisce alcune gare (Inter, Samp, Atalanta), torna protagonista con Spalletti che gli ritaglia un ruolo più offensivo e contribuisce al terzo posto con sei gol negli ultimi mesi.
BORJA VALERO: gli estri dello spagnolo trascinano i viola con la vena di Bernardeschi e i gol di Ilicic e Kalinic. Dà il suo meglio come rifinitore.
DYBALA: si sblocca in Supercoppa, entra nei meccanismi Juve diventando decisivo con gol e giocate sopraffine dosato magistralmente all’inizio da Allegri. Segna 19 gol (più di Tevez all’inizio), decide gare delicate con Milan, Roma e Sassuolo, dà spettacolo con Fiorentina Sampdoria e Udinese. Poche battute a vuoto. A 23 anni classe e piglio da veterano.
HIGUAIN: Re dei bomber, 36 gol in 35 gare battendo il record assoluto di Nordahl, un primato d’altri tempi in una stagione magica. Da antologia le doppiette a Inter, Atalanta, Genoa, Frosinone, tripletta finale sempre ai laziali con 36/o sigillo su rovesciata, terminale perfetto di un gruppo amalgamato con maestria da Sarri. E’ entrato nella storia del calcio italiano, nessuno ha mai segnato tanto in serie A.