“Non è meritevole di nessun tipo di attenuanti, neanche generiche”. Questa la motivazione con cui nella sua requisitoria il pm di Bergamo, Letizia Ruggeri, ha chiesto la condanna all’ergastolo con isolamento diurno per sei mesi per Massimo Bossetti.
Nell’aula del tribunale di Bergamo, oggi il pubblico ministero che ha condotto le indagini per la Procura sull’omicidio di Yara Gambirasio, ha chiesto il massimo della pena per Bossetti con l’aggiunta di sei mesi di isolamento diurno.
Secondo l’accusa è stato Bossetti ad uccidere e a abbandonare in un campo, ancora agonizzante, Yara, il 26 novembre 2010 e trovata cadavere solo tre mesi dopo.
La pubblica accusa ha spiegato i motivi che a suo dire hanno portato il muratore, incensurato e padre di tre figli, a uccidere la ragazzina. Un omicidio commesso da un uomo che non è in grado di reprimere i suoi istinti nei confronti delle donne. Un reato che il presunto colpevole ha commesso – secondo il pm Ruggeri – con l’aggravante di aver adoperato sevizie e di avere agito con crudeltà, colpendo Yara più volte con un’arma da taglio e un corpo contundente. Un omicidio aggravato anche dalla minorata difesa – un uomo contro un’adolescente – a cui si aggiunge l’accusa di calunnia (l’altro reato di cui deve rispondere Bossetti) ai danni di un ex collega sul quale il carpentiere di Mapello avrebbe cercato di indirizzare i sospetti.