Si riaccendono i riflettori per i cantieri di Porta Ovest, la mega opera da 130 milioni di euro voluta dall’ex sindaco Vincenzo De Luca e tuttora sotto sequestro per il pericolo crolli nelle due gallerie tra Cernicchiara e via Ligea. I legali della società Tecnis (commissariata per via delle vicende giudiziarie siciliane), che si occupa dei lavori per il collegamento tra autostrade e porto, hanno presentato un’istanza di dissequestro in quanto – dopo una perizia effettuata dai consulenti di parte- non ci sarebbe più il pericolo crollo perchè il contestassimo calcestruzzo (per l’accusa era di materiale scadente) si sarebbe consolidato e non ci sarebbe più alcun pericolo per l’incolumità fisica. Di parere opposto, però, i sostituti procuratori titolari del fascicolo- Rocco Alfano e Vincenzo Senatore, entrambi della Dda- che si sono espressi negativamente alla richiesta dei legali in quanto esisterebbe ancora il pericolo crollo all’interno di uno dei due tunnel ritornati sottochiave a febbraio scorso dopo appena quattro giorni dal via libera del Tribunale.
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