Arredi e oggetti di una famiglia sfortunata, ammassati in poco meno di 20 metri quadri: il garage della disperazione. Due sgabelli sono diventati i giacigli di U. E. di 58 anni e sua moglie A. D., 56enne che per tutelare le due figlie ora maggiorenni hanno provato, fino alla fine, a rialzarsi da soli senza chiedere aiuto. Le loro vite ora sono arrivate a un bivio, senza troppe vie d’uscita. In un umido garage, sito in via Lamma, la famiglia si è rifugiata dopo lo sfratto per morosità dall’alloggio occupano per due anni. Una sistemazione che erano riusciti a guadagnarsi bussando alla porte del comune, dietro pagamento di un fitto di circa 300 euro al mese. “Abbiamo provato a resistere e finché mio marito lavorara, con i pochi soldi racimolati dal suo impiego come cameriere in un hotel di Perugia, riuscivamo a tirare avanti. Cercavamo solo di non far pesare la grave situazione economica sulle nostre bambine e avevamo paura che ce le portassero via – ha raccontato A. D., appena fuori alla saracinesca di quella che da 10 giorni è diventata la loro casa-garage – Da alcuni anni mio marito non riesce a trovare lavoro continuativo e, dopo aver venduto gioielli, l’auto e tutto quello che poteva essere trasformato in liquidità lo abbiamo fatto ma siamo al punto di partenza, senza un centesimo in tasca. Cerchiamo un solo aiuto: dateci la possibilità di lavorare”.
CRONACA
10 giugno 2016
Gragnano: famiglia sfrattata, da 10 giorni vive in un garage