SALERNO – Mentre dal carcere di Vallo della Lucania, dove sono rinchiusi, continuano a proclamarsi innocenti, il giudice delle indagini preliminari ha disposto per i due marocchini presunti stupratori di Santa Teresa, il prelievo del Dna e capire se combacia con le tracce prelevate sul corpo della trentenne che aveva denunciato le violenze sessuali in spiaggia. L’esame sarà effettuato nella giornata di giovedì all’interno del penitenziario vallese alla presenza degli avvocati Gerardo Cembalo (che difende Makkak Rouduane) e Claudia Pecoraro (assiste Assan Zaziqi). Il giudice Renata Sessa aveva disposto ulteriori indagini in quanto ci sarebbero state delle incongruenze sull’esposto presentato dalla vittima e allo stesso tempo ci sarebbero le testimonianze dei due presunti violentatori che continuano dichiararsi innocenti: addirittura, Makkak avrebbe spiegato di essere andato quella sera in spiaggia in quanto avrebbe avuto un appuntamento con la donna e lui avrebbe anche fatto ritardo perchè era stato in ospedale in quanto avrebbe avuto un malore in precedenza.
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