L’arbitro punito con uno schiaffo al volto, condito da una serie d’insulti. Così un genitore ha deciso di fare “giustizia” alla squadra del figlio che aveva appena perso una partita di calcio, a suo avviso per colpa del direttore di gara. Quella sconfitta propro non è riuscito ad accettarla. In palio non c’era la Champions League, o restando in tema con l’attualità la vittoria dell’Europeo, ma un trofeo (che poi sarebbe stato assegnato comunque a tutti i partecipanti) nell’ambito del torneo di Sant’Antonio. Una manifestazione che è riuscita a mettere insieme allo stadio Romeo Menti ben 300 bambini (compresi tra gli 11 e i 6 anni) di Castellammare provenienti da diversi oratori della città e alla quale erano state invitate anche due scuole di calcio cittadine.
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