“Quel parroco, il prete della chiesa di Bozzano, mi obbligava a fare atti sessuali: succedeva anche in sacrestia, qualche volta mi ha dato spintoni e mi ha minacciato dicendo che se avessi parlato avrebbe fatto licenziare mio padre o fatto vendere la casa”. Questa ha quanto raccontato un ragazzo, che all’epoca dei fatti aveva 10 anni, sulle violenze subite da un parroco. Per questo motivo un parroco brindisino, Francesco Caramia, di 42 anni, nato a Mesagne (Brindisi) è stato arrestato e condotto in carcere con l’accusa di atti sessuali continuati e pluriaggravati su un bambino di 10 anni. I fatti risalgono agli anni 2009 e 2010. Il provvedimento restrittivo è stato richiesto dal pm Milto Stefano De Nozza e disposto dal gip Maurizio Saso. Nello scorso dicembre i carabinieri avevano fatto perquisizioni e sequestri nella chiesa in cui prestava la sua opera, la San Giustino de Jacobis del rione Bozzano, notificandogli contestualmente una informazione di garanzia. Una volta appreso di essere indagato, don Caramia si era dimesso dall’incarico. Di recente l’arcivescovo di Brindisi, mons.Domenico Caliandro, ha nominato un suo sostituto. Gli accertamenti sono partiti dalla denuncia di un pediatra, formulata nel luglio del 2015: il minorenne aveva raccontato al professionista di aver subito abusi e aveva riferito anche alcuni dettagli.
CRONACA
15 giugno 2016
Parroco arrestato per violenze su un bimbo di 10 anni: “Se parli, faccio licenziare tuo padre”