Arrivano gli esami tossicologici a confermare le dichiarazioni del fidanzato: Carlotta Benusiglio, la stilista di 37 anni trovata morta a Milano all’alba del 31 maggio, aveva assunto molto alcol. Dall’autopsia è emerso che nel corpo della donna c’erano 2,2 grammi di alcol per litro di sangue. Una quantità molto alta, se si pensa che il limite entro il quale è possibile mettersi alla guida è di 0,5 grammi per litro. Nessuna traccia di sostanze stupefacenti o tossiche. Quanto emerso dagli esami tossicologici naturalmente nulla dice, nello specifico, sulla dinamica della morte della stilista. Resta quindi aperta l’inchiesta aperta contro ignoti per istigazione al suicidio. Il punto fermo è che, come emerso dall’autopsia, sul corpo della donna non sono state trovate tracce – lesioni o altri segni – che possano far ritenere che la sua morte sia stata provocata da un’altra mano: lo “strangolamento suicidario” e la morte per “strangolamento autoindotto” sono ritenute le ipotesi più plausibili.