SALERNO – Nella conclusione delle indagini sul secondo filone d’inchiesta per l’assenteismo all’ospedale “Ruggi” di Salerno emergono particolari che a confronto la “Just in Time” (operazione di settembre) sembra zucchero filato. Il sostituto procuratore titolare del fascicolo, Francesco Rotondo, contesta a molti dei 50 dipendenti un «uso indiscriminato del badge» e centinaia di giornate pagate regolarmente e sottratte alle casse dell’ente ospedaliero. E c’era chi entrava in un giorno timbrando il cartellino marcatempo e usciva dal “Ruggi” anche a distanza di 72-96 ore. Naturalmente sarebbe stato altrove. Sotto osservazione sono finiti diversi reparti del nosocomio di via San Leonardo: il Pronto soccorso, la chirurgia d’urgenza, quella Pediatra, la Radiologia e la Neurologia Donne; l’accettazione, il servizio fotgrafico, la centrale operativa e la sala di stoccaggio dove ci sarebbero i casi più eclatanti contestati dalla Procura.
+++GLI APPROFONDIMENTI NELL’EDIZIONE ODIERNA DEL QUOTIDIANO METROPOLIS IN EDICOLA+++