Privazioni, botte, minacce: un amore trasformato in una pericolosa ossessione. E’ la difficile storia di Beatrice (nome di fantasia) che imprigionata in un rapporto malato ha deciso di dire “basta” al suo aguzzino. Un coetaneo, ventenne, con cui ha condiviso un rapporto sentimentale di 3 anni poi diventato oppressivo e un incubo da cui ancora non è uscita. Beatrice ha giustificato gli schiaffi, quelli presi gratuitamente che l’hanno ferita al volto e all’anima. Beatrice ha mentito a se stessa per “paura di fargli del male. Ho solo segnalato alle forze dell’ordine gli atti persecutori perché soffre di bipolarismo. Capita che mi lascia stare per alcuni mesi poi ritorna alla carica e comincia a seguirmi ovunque, sotto casa, al lavoro e in palestra”.
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