SALERNO – La lista degli scontenti si allunga. Ma stavolta il risultato elettorale e le successive scelte politiche c’entrano poco. Ché il rammarico di Augusto De Pascale e di tanti altri candidati alle ultime amministrative è legato ai criteri e le modalità adottate durante le operazioni di spoglio. Dubbi rafforzati dalle diverse anomalie (verbali consegnati in bianco, scritti a matita o del tutto inesistenti), riscontrate in ben 14 seggi ed emerse dai controlli effettuati ad urne chiuse dalla commissione centrale. Ostacoli che stanno rendendo più lunga del previsto la procedura post-elettorale e che hanno fatto slittare a metà luglio la convocazione del primo Consiglio comunale.
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