SALERNO/CAVA. È bastata la vista di quel cavalluccio marino stampato sulla maglietta per riaccendere anni d’acerrima rivalità e trasformare una tranquilla serata d’inizio estate in istanti d’ordinaria follia. Esasperazione d’un campanilismo estremo, becero, intollerabile. Capace di sfociare in odio. E in atti di vergognosa violenza ai danni d’un operaio 57enne (G.S. le iniziali) che ha avuto la sola colpa d’indossare una t-shirt della Salernitana a Cava de’ Tirreni, «in terra nemica». E soprattutto la sfortuna d’incontrare sulla sua strada un gruppo d’adolescenti travestiti da teppisti che, in modo spavaldo, gli si è scagliato contro, spintonandolo e strappandogli la maglia di dosso, lasciandolo a torso nudo.
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