‘Chi sa parli”. E’ l’appello lanciato dal padre di Maria, la bimba violentata ed uccisa nella serata di domenica. “Vogliamo sapere chi è stato”, ha aggiunto. Parlando di Daniel, il giovane rumeno indagato per la morte della sua connazionale di appena dieci anni, dice: “Come amico mi avrebbe dovuto chiamare, non penso altro”. Mario dice che ha “il cuore spezzato. Mia figlia era sempre serena e contenta”, ripete con la voce rotta dall’emozione. Ieri anche i genitori della bimba, Mario e Andrea, sono stati ascoltati per oltre 10 ore. Con loro sono state ricostruite non soltanto le ultime ore trascorse con la figlia, ma anche tutta la rete dei rapporti di Maria nel piccolo centro sannita dove la bimba era arrivata due anni fa. La parrocchia, la scuola, la comunita’ romena presente nel paese e che conta circa 400 persone. Prima ancora erano state ascoltate alcune amiche della bimba, forse le stesse indicate da Daniel e che avrebbero visto l’operaio lasciare la bimba intorno alle 20. Daniel a questo punto non è l’unica ipotesi: Maria potrebbe essere stata condotta da altri nell’agriturismo chiuso per riposo settimanale. E si cerca di ricostruire con la massima precisione lo scenario di piazza Pacelli, vicina alla chiesa, vicina all’agriturismo e occupata dalle giostrine per la festa di Sant’Anselmo. Non era affollta domenica sera la piazza, perche’ intorno alle 20 aveva da poco smesso di piovere e stavano per riprendere i festeggiamenti del santo patrono. L’assassino potrebbe nascondersi anche nelle ombre di quella piazza.
CRONACA
23 giugno 2016
Tragedia in piscina, l’appello dei genitori: “Chi sa parli!”