SALERNO – Terminati gli esami sui cellulari di Luca Gentile, reo confesso del delitto delle Fornelle, e della vittima Gegè Tura De Marco. Gli esiti provenienti dal Racis di Roma, Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche, sono ora nelle mani del magistrato inquirente Elena Guarino cui manca un tassello per chiudere il cerchio. Le risposte ad alcuni interrogativi potrebbero essere essere contenute nella memoria remota dei loro telefoni. Negli apparecchi ci sarebbe la cronologia delle telefonate fatte e ricevute da Eugenio De Marco nelle sue ultime ore di vita; fatte o ricevute dal suo carnefice, in quelle immediatamente successive. E sempre all’interno dei telefonini la Procura e gli investigatori cercano di capire se Luca Gentile abbia detto la verità sul movente, in quanto quel suo racconto-secondo la pubblica accusa- abbia presentato delle incongruenze. Che per Elena Guarino sono state avallate dalla dinamica dell’omicidio “simulato” una decina di giorni fa all’interno dell’appartamento di piazza Matteo D’Aiello nel Centro storico di Salerno. In sintesi, c’è da capire se alla base del delitto ci sia davvero il ricatto denunciato dal giovane cui il carrozziere Tura De Marco non avrebbe consentito al legame con la figlia Daniela.
+++GLI APPROFONDIMENTI NELL’EDIZIONE ODIERNA DEL QUOTIDIANO METROPOLIS IN EDICOLA+++