La vigilanza dell’area ex Copmes nel mirino di Antimafia e Commissione d’Accesso agli atti. Le presenze all’interno del sito di via Domenico Catalano, infatti, non sono passate inosservate agli inquirenti che, nelle ultime settimane, sono tornati ad analizzare nel dettaglio l’opera di reindustrializzazione promossa dall’amministrazione di Palazzo Mayer attraverso la partecipata “Scafati Sviluppo”. Che ora, dopo il giallo della ditta nell’orbita dei casalesi, la “G&D Costruzioni” si arricchisce di un nuovo capitolo. A magistratura e pool prefettizio non sarebbe passato inosservato uno dei vigilantes dell’area, già noto alle forze dell’ordine e con un passato difficile. Una presenza di cui Dda e Commissione sarebbero stati messi al corrente durante le varie audizioni tenute dal 18 settembre scorso, giorno in cui è partita l’inchiesta Antimafia condotta dal pubblico ministero Vincenzo Montemurro. E di conseguenza anche la Commissione d’Accesso agli atti, coordinata dal vice-prefetto Vincenzo Amendola, avrebbe preso in carico la questione che, a prescindere dalla legittimità, parrebbe incompatibile visto il doppio filone di inchiesta che, da oltre sei mesi, cerca di fare chiarezza sui presunti rapporti tra crimine organizzato e colletti bianchi nella città dell’Agro nocerino sarnese.
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