Grazie alle intercettazioni che hanno fatto emergere il monopolio del clan Lo Russo sul mercato del pane a NAPOLI, gli inquirenti sono risaliti anche ai responsabili della morte di una donna investita da un motorino in sella al quale viaggiavano due giovani esponenti del clan che percorrevano le strade di Secondigliano a forte velocita’ alla ricerca di nemici del clan da eliminare. I due si allontanarono senza prestare soccorso e la donna mori’ in ospedale dopo un’agonia di cinque giorni. Dalle intercettazioni successive emerge, come sottolineato dagli inquirenti, la totale indifferenza manifestata dai due nel commentare quanto era avvenuto. “Sprezzante l’indifferenza con la quale commentano la morte della donna, il modo disumano di agire di queste persone”, dice il questore di Napoli, Guido Marino. Nell’ordinanza viene contestata anche la detenzione di molte armi con matricole abrase che dimostra la forza militare della cosca. “Lo Stato c’e’ e fa squadra”, ribadisce il generale dei carabinieri Antonio De Vita. Il costo del pane era ‘drogato’ dal monopolio del clan, rileva il generale della Guardia di Finanza, Gianluigi D’Alfonso: “Venticinque centesimi al chilo in piu’ rispetto al prezzo di mercato sono cifre altissime”. Tra i raid del gruppo, sono state ricostruite anche alcune delle ‘stese’ organizzate dia giovani del clan per imporre la propria forza nei territori che vanno da Miano fino al rione Sanita’.
CRONACA
27 giugno 2016
Donna travolta nella stesa Lo Russo: lasciata morire senza pietà