BUFFON 7,5. Un inatteso primo tempo vissuto quasi in tranquillità, poi deve fronteggiare un paio di conclusioni. L’ultima parata su Piquè è un capolavoro. Leader sempre.
BARZAGLI 7,5. Dal suo lato c’è Nolito. Costringe Del Bosque a toglierlo nell’intervallo. Poi deve fronteggiare David Silva, ma ancora una volta non sbaglia nulla.
BONUCCI 7. Regista arretrato: fa partire la manovra e le uscite in palleggio sono qualcosa di eccezionale.
CHIELLINI 8. Re Giorgio o King Kong. Chiamatelo come volete, ma osannatelo alla pronuncia del suo nome.
FLORENZI 7. Rischia con qualche passaggio orizzontale, ma la Spagna non ne approfitta. Un velocista che fa tutta la fascia e crea sempre la superiorità.
PAROLO 7. Non saggia mai un posizionamento nell’intercettare le linee di passaggio. Perfetto nelle uscite sul portatore di palla avversario, i suoi tempi sono fenomenali. Gli si può perdonare un pallone perso che porta al tiro Iniesta.
DE ROSSI 7,5. Il perno della squadra, che arriva con puntualità su ogni pallone e riesce a far ripartire l’azione con incredibile precisione nei passaggi. Esce per un problema alla coscia e l’Italia perde tanto in mezzo al campo.
THIAGO MOTTA 6. Con lui in campo Fabregas osa un po’ di più negli inserimenti. Costringe Bonucci e di conseguenza tutta la difesa ad abbassarsi troppo in alcune occasioni. Si prende un’ammonizione nel finale e con De Rossi ko doveva cercare di evitarlo.
GIACCHERINI 7,5. Non è solo la rovesciata, ma tanto sacrificio in pressing. Tra i centrocampisti è quello che, anche per caratteristiche, ha il compito di sostenere Pellè ed Eder. Non fa mai impostare Piquè.
DE SCIGLIO 7. Silenziosamente si fa trovare sempre al posto giusto. Quando Chiellini esce dalla linea difensiva per andare a prendere David Silva che si accentra dalla sinistra, va sempre a coprire alle spalle del compagno. Un lavoro silenzioso, ma efficacissimo.
PELLE’ 7,5. Tatticamente è il migliore: viene sempre incontro e fa salire i compagni che, fin quando ne hanno la forza, si inseriscono alle sue spalle e mandano Piquè e Sergio Ramos (non gente qualunque) in tilt.
EDER 7. Sulla punizione da cui scaturisce il gol osa, ma la sua partita è fatta di scatti imprendibili e tanto sacrificio.
INSIGNE sv. Potrebbe anche segnare, ma ancora una volta trova il tempo di dimostrare che Conte ha davvero un’arma in più in attacco.
DARMIAN sv. Viene chiamato a fermato David Silva, ci riesce alla grande.
CONTE 8. Pressing sui difensori avversari, raddoppi sugli esterni e cattiveria inaudita in mezzo al campo. L’Italia è tosta, ma anche bellissima. Capolavoro.