Da domani chiuderà ufficialmente le sue porte agli utenti. Se fino al 2010 registrava 1.300 parti l’anno, tra 24 ore non nasceranno più bimbi nella sala operatoria dell’Annunziata. La morte del più antico ospedale pediatrico del centro storico è ormai cosa certa. Ma nonostante i giochi siano fatti, i cittadini hanno deciso di scendere in piazza per far sentire la loro voce insieme a comitati, sindacati e istituzioni. Il sit-in è andato in scena davanti al Palazzo della Regione a Santa Lucia, dove si sono radunati in oltre 300 persone per cercare di scongiurare, ancora una volta, la dismissione dell’ospedale di Forcella e del San Gennaro alla Sanità. «No alla chiusura per garantire il diritto alla salute in età pediatrica», è stato il coro unanime dei manifestanti. Ma ormai le speranze che si possa fare dietrofront dalla Regione sono ridotte al minimo. In questi giorni sono stati ultimati infatti gli atti amministrativi per trasferire il personale dell’ospedale all’Asl Napoli 1. Secondo il nuovo piano ospedaliero regionale a questo seguirà l’apertura di due reparti pediatrici al Loreto Mare e al San Giovanni Bosco. Ma in contemporanea significherà la cancellazione dell’assistenza pediatrica al centro storico.
Oggi su Metropolis